Tra le tante novità che hanno contraddistinto questo 2018 in tema di assicurazioni, una delle più significative riguarda la portabilità delle polizze anche per le coppie di fatto. Per qualsiasi polizza venga stipulata, è stata sancita una modifica del trasferimento della classe di merito, la quale può essere trasmessa, oltre che al coniuge e ai figli, anche al partner di una coppia di fatto. D’altro canto, l’Ivass ha diffuso un provvedimento attraverso il quale viene prevista l’entrata in vigore dell’attestato di rischio dinamico, che ha lo scopo di evitare che un eventuale incidente venga denunciato da un automobilista in cattiva fede solo dopo che è passato da una compagnia assicurativa a un’altra con l’intento di usufruire di un prezzo più conveniente.
Il bonus automobilista virtuoso
Un’altra novità riguarda il bonus per gli automobilisti virtuosi, che si applica a tutti coloro che nel giro di 4 anni non causano incidenti. La disposizione in questione impone che a chi risiede in una delle province a rischio, e quindi caratterizzate da un livello elevato di sinistrosità, possa beneficiare di un bonus, corrispondente a uno sconto, se nel corso degli ultimi 4 anni non ha causato incidenti con responsabilità paritaria, principale o esclusiva in funzione dell’evidenza dell’attestato di rischio, ma solo a condizione che sia stata installata sul veicolo la scatola nera o comunque la stessa stia per essere montata dopo che il contratto è stato firmato. Chi sottoscrive una polizza assicurativa quindi può trarre vantaggio da questo provvedimento, il cui obiettivo è quello di diminuire il divario tra le regioni del Nord e quelle del Sud in relazione ai costi. In assenza di tale bonus, infatti, gli automobilisti che vivono in aree in cui il tasso di incidenti è molto elevato sono penalizzati senza avere colpe personali e a prescindere dal proprio comportamento al volante, ma solo perché risiedono in una provincia – per così dire – sbagliata. A tal proposito, la lista delle province ad alta sinistrosità è destinata a essere aggiornata una volta ogni due anni.
I numeri
Stando all’ultimo bollettino che è stato diffuso dall’Ivass, negli ultimi 3 mesi del 2017 il prezzo medio della Rc auto ha visto un calo pari a ben 417 euro, che si è concretizzato in una riduzione dello 0.8% rispetto al periodo compreso tra luglio e settembre dello stesso anno. Trend in diminuzione anche nel confronto su base annuale, con un meno 0.6% che fa ben sperare. Lo scorso anno, il 50% dei consumatori assicurati ha pagato in totale una cifra inferiore a 375 euro. Anche dal punto di vista della forbice tra il Nord e il Meridione sembrano esserci buone notizie: infatti, anche se il valore dei premi non è ancora omogeneo e gli automobilisti del Sud sono più penalizzati, nel tempo si sta riducendo sempre di più il divario di Rc auto tra la provincia in cui i prezzi sono più bassi e la provincia in cui i prezzi sono più alti.
Non tutto è oro quel che luccica
Non c’è rosa senza spine, però, anche perché in tutta Italia circolano ben 5 milioni di veicoli fantasma, cioè privi di copertura assicurativa: ciò potrebbe determinare un ulteriore aumento dei prezzi. A chiamarli in causa è stata la concessionaria di servizi assicurativi pubblici Consap, che ha posto l’accento sulla situazione del Fondo vittime della strada di cui si occupa per conto dello Stato. 5 milioni di auto sprovvisti di assicurazione equivalgono più o meno al 13% di tutti i mezzi che circolano sulle nostre strade, ed è anche per questo motivo che il fondo è in una situazione molto critica che ha bisogno di essere equilibrata.