Investire nei diamanti: è un investimento sicuro?

Investire nei diamanti sta diventando una reale opportunità per coloro che ambiscono a mettere da parte il proprio capitale in maniera affidabile e sicura. In generale esistono diverse formule per salvaguardare la propria rendita, ma questa in particolare si rivela essere un ottimo rifugio per i propri risparmi. In quest’ottica la ricerca di un bene reale è finalizzata a trovare qualcosa che riesca nell’impresa di proteggere il potere di acquisto della somma in esso investita specie in situazioni di emergenza legate all’inflazione. Le ragioni della validità di questo investimento sono da rintracciare nella sua intrinseca modalità dato che essi possono solo conservare o aumentare il loro valore di mercato nel lungo periodo di permanenza sui mercati finanziari.E’inutile nascondere il fatto che si tratta comunque di un investimento difficile, dato che non può in alcun modo essere gestito da chiunque e cioè anche da chi non ha alcuna dimestichezza con i meccanismi funzionali di questo settore. Investire nei diamanti richiede competenza ma soprattutto una valida esperienza che si accumula solo nel tempo.

Investire nei diamanti: perché è un investimento difficile?

Investire nei diamanti è un’operazione particolarmente complessa per chi è a digiuno di transazioni commerciali. Le ragioni sono strettamente connesse ad alcune problematiche specifiche che a conti fatti che lo rendono un investimento tra i più incerti sul mercato, dato che esse sono legate alla difficile liquidabilità dei pezzi, oltre al fatto che per i diamanti non esistono delle vere e proprie quotazioni.A ciò dobbiamo necessariamente aggiungere una considerazione di fatto:ogni pietra è unica e ciò vuol dire che ha una maggiore discrezionalità nella sua valutazione.

Investire nei diamanti: quali sono i vantaggi?

Come ogni tipo di investimento anche quello relativo ai diamanti ha i suoi vantaggi e suoi svantaggi. Nel primo caso i punti di forza sono notevoli e tra questi segnaliamo il mantenimento o la crescita del loro valore in un periodo piuttosto lungo. Inoltre il fatto stesso che rappresentano un bene reale vuol dire che a conti fatti non possono in alcun modo essere soggetti a nessun tipo di fallimento o di default. Senza dimenticare che i diamanti non vengono sottoposti a tassazione come invece succede per altri strumenti finanziari.

Investire nei diamanti: quali sono gli svantaggi?

Tra gli svantaggi vi segnaliamo il fatto che purtroppo essi non sono in grado di offrire dei rendimenti che non siano periodici, come invece succede per le obbligazioni e per le azioni che come sappiamo pagano i dividendi. A conti fatti i diamanti non hanno una vera e propria quotazione. A ciò dobbiamo necessariamente aggiungere il fatto che sono poco liquidi, laddove risulta poco immediata la vendita dato che è sempre difficile trovare acquirenti quando si vogliono venderli in virtù del loro potere economico. Da ciò deriva una difficile contrattazione del prezzo che diventa di difficile definizione. Senza dimenticare una certa predisposizione al rischio nel caso in cui non si conoscano affatto le dinamiche del mercato azionario.

Investire nei diamanti: conviene scegliere le banche come tramite?

A volte gli istituti bancari propongono ai loro clienti di investire in diamanti, dato che essi sono i primi a sostenere la teoria secondo cui essi possono fungere da ottimo rifugio per i propri risparmi. Se da un lato l’operazione con le banche è sicuramente più affidabile e sicura, bisogna tenere in mente che investire in diamanti tramite le banche impone inevitabilmente dei costi che dovremmo sostenere lo stesso se lo si facessimo da soli. Questi costi però si rivelano necessari perché pagano non solo la competenza e la professionalità, ma anche la forza di mercato che le banche possono mettere in campo in maniera mirata per sostenere il nostro investimento

Investire nei diamanti: quanto rende questo investimento?

Tecnicamente il rendimento di un investimento in diamanti è valutato intorno al 7% annuo. Quando però si parla di diamanti occorre prendere in considerazione in merito al loro effettivo rendimento due aspetti critici che non bisogna affatto sottovalutare. Da un lato bisogna quindi ragionare sulla difficoltà di reperire quotazioni ufficiali e sempre aggiornate. Tenendo bene a mente che questa pietra preziosa ha un proprio listino, il Rapaport, la cui comprensione non è molto semplice e intuitiva, dall’altro lato bisogna ricordare che per liquidare il proprio investimento occorrerà sempre trovare un compratore che non è così facile da reperire in qualsiasi momento

Investire nei diamanti: dove comprare i diamanti?

Nel momento in cui si decide di investire il proprio capitale in diamanti bisogna iniziare a considerare tutti gli eventuali rischi di questo difficile investimento compresa la sempre più frequente mancata remunerazione della somma impiegata che non può in alcun modo fruttare qualsiasi tipo di provento. A quel punto prima di comprare i suddetti diamanti dobbiamo necessariamente informarci sulla reale serietà di quell’azienda a cui vogliamo rivolgerci per la compravendita. Per farlo ci basterà prendere informazioni su Internet magari consultando le opinioni degli acquirenti precedenti. Senza dimenticare un aspetto fondamentale di questa fase e cioè quello di mettere in conto gli eventuali costi di custodia del diamante, dato che l’incidenza di questi costi andrà poi a ridurre il risultato finale dell’operazione.

Conclusioni

Investire nei diamanti è un’operazione che non va presa con leggerezza ma che anzi va valutata attentamente dato che a conti fatti non può essere definita l’investimento perfetto. In compenso la compravendita di un diamante può essere un ottimo rifugio per difendersi dagli effetti catastrofici della crisi economica e ai relativi danni di natura monetaria.

Fonte: tradingdiamanti.org