Investire negli immobili la guida ragionata per comprare casa

Gli investimenti negli immobili sono sempre stati considerati sicuri e, soprattutto per gli italiani, la casa ha rappresentato il bene rifugio per eccellenza. Non c’è niente di più sbagliato che sentir pronunciare queste parole, ditele a chi ha comprato immobili nel periodo che va all’ incirca dal 2007 al 2010. Oggi si ritrova con un qualcosa che vale anche il 50% del valore iniziale.

Proprio per questo motivo però  in questi tempi avrebbe senso puntare sull’ immobiliare visto che spuntano occasioni a prezzi mai visti negli ultimi 20 anni. Attenzione però, gli affari si fanno con ragionevolezza. Abbiamo elaborato una miniguida agli investimenti immobiliari con spunti interessanti per chi vuole investire in questo settore.

Prima o seconda casa

quando andate a comprare una casa le tasse spesso influiscono sulla spesa finale. In ITALIA i proprietari di immobili sono tartassati e quando non si sa dove trovare denaro si infilano le mani nelle tasche di chi ha una casa intestata. Se andate a comprare un immobile da destinare ad abitazione principale ve la cavate con poco, ma se già possedete qualcos’altro le imposte sono di registro sono del 9%. Senza parlare poi dell’ IMU.

Facendo due rapidi calcoli per una casa che pagate 200.000 euro dovete pagare 20.000 euro scarsi per spese di registro e di IMU difficilmente andrete sotto i 1000 euro l’anno di imposta da versare. L’IMU varia da comune a comune ma i calcoli non sono sbagliati.

Quanto rende affittare

rifacendoci ad un valore fittizio di una casa da 200.000 mila euro. Difficile poter chiedere più di 700 euro per un immobile del genere, ci siamo tenuti alti. Facendo finta che affitteremo tutti i mesi per tutto l’anno, non abbiamo considerato eventuali periodi in cui è sfitta, incassiamo 8400 euro l’anno lorde. Dobbiamo pagare il 21% di tasse di cedolare secca, ovvero 1764 euro. Ci rimangono 6636 euro a cui dobbiamo togliere 1000 euro di Imu l’anno. Siamo rimasti con 5636 euro.

Quale è la rendita in percentuale dell’ immobile

In percentuale è una rendita del 2,8% netto l’anno. E’ poco? Beh non avete considerato le spese straordinarie condominiali che sono a carico del proprietario. E poi se l’inquilino è moroso? Se per alcuni periodi non troviamo affittuari? Detta così ci è passata la voglia, ecco perchè è bene capire quale è il mercato di riferimento degli affitti e quanto paghiamo la casa. E’ chiaro che le alternative per investire i nostri risparmi in modo sicuro attualmente sono scarse. Un conto deposito, nei casi migliori, rendi l’ 1,5% l’anno se vncoliamo a due anni.

Comprare all’asta

in questo periodo comprare le case all’ asta conviene anche perchè le banche sono piene di immobili da dare via. Purtroppo sono tante le persone che per via della crisi non hanno potuto continuare a pagare il mutuo. Non è certo bello speculare su questa disgrazia, ma qualcuno le dovrà pur comprare. Le nuove leggi favoriscono chi compra abbattendo i costi di registrazione dell’ immobile se si rivende entro due anni. Lo svantaggio di comprare la casa all’ asta è che si deve avere della liquidità, per partecipare all’ asta spesso è richiesto un acconto del 10% del valore iniziale da depositare con assegno circolare. Si fanno però buoni affari.